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giovedì 29 maggio 2014

Cos'è la Naturopatia?



 Spesso mi capita che quando racconto di essermi diplomata in Naturopatia dopo 3 anni di studi, la gente mi risponda "ah bello!......ma esattamente cos'è la Naturopatia?". In quel momento mi trovo divisa tra il dover dare una spiegazione razionale e il voler partire a raccontare tutto quello che significa per me, con il risultato che spesso do una spiegazione assolutamente non soddisfacente e la persona davanti a me mi guarda con occhi perplessi. La realtà è che è davvero difficile spiegare cosa sia la Naturopatia....riassumendo ad una frase potremmo dire che è lo studio e l'applicazione di tutti i metodi di cura naturali e/o alternativi. Trovo però questa spiegazione veramente limitativa......La Naturopatia personalmente ha cambiato il mio modo di pensare, o forse ha tirato fuori qualcosa che già stavo alimentando dentro di me. Non mi hanno mai convinta i medici col loro "rimedio pronto" uguale per tutti, e mi sono sempre chiesta perchè invece di rinforzare il nostro organismo, fossimo condannati dalla medicina ufficiale a fargli del male pur di debellare un batterio o un virus, che magari saremmo stati capaci di combattere da soli se fossimo stati più forti! Molte persone però non sono disposte ad impegnarsi per rendere il proprio corpo più forte giorno per giorno, perchè questo significa doversi voler bene, doversi impegnare quotidianamente, doversi mettere in gioco e prendersi le responsabilità di quello che ci succede. Questo significa che se mi ammalo è colpa mia? Beh, che ci piaccia o no, il trattamento che riserviamo al nostro corpo quotidianamente è il maggiore responsabile di tutti i malanni che ci becchiamo durante la nostra vita. Un corpo forte e sano è in grado di combattere qualsiasi malattia, uno maltrattato non lo è affatto: questa è la realtà e questa è la base della Naturopatia. Questa disciplina quindi studia come rinforzare l'organismo con decine di metodi differenti, perchè, anche qui, qualsiasi cosa cerchino di farci credere, non siamo tutti uguali (per fortuna)! Ognuno ha i suoi modi di reagire, la sua sensibilità, i suoi modi di combattere e questo vale nelle difficoltà quotidiane ma anche nella malattia. Per questo motivo ognuno può reagire in modo diverso ad una determinata cura: c'è chi magari ha ottimi risultati dall'Omeopatia, chi ne ha dalla Floriterapia, chi ne ha da un percorso riflessologico.....e questo è anche il motivo per cui la scienza ufficiale "gioca" sul fatto che non sono cure provate scientificamente e quindi secondo lei, non funzionano. E chi l'ha detto che una cosa per essere giudicata "funzionante" deve provocare una reazione simile nella maggior parte delle persone? Magari io ho una reazione più efficace da una cura che a molte altre persone non fa nulla! E chi si preoccupa di questo? Chi si preoccupa di trovare la cura più giusta per me? Beh, statene certi, non la maggior parte dei medici! Con un po' di orgoglio dico, che il Naturopata serve a questo. Un Naturopata vi farà probabilmente molte domande e studierà la vostra problematica psico/fisica (ebbene sì, il nostro corpo è uno e tutto all'interno di noi comunica tramite meccanismi tanto affascinanti quanto complicati, quindi la mente non è una cosa a parte, anzi è il centro di controllo!) ampliandola con vari studi e teorie (la medicina tradiziona cinese ad esempio, la kinesiologia, l'omeopatia, ecc) per poter mettere a punto un percorso personalizzato che vi porti, non a risolvere momentaneamente il problema (ad esempio con un antidolorifico....che poi dopo una settimana siamo di nuovo lì a prendere...), ma a comprenderlo e quindi poterlo affrontare in modo risolutivo una volta per tutte. Non è facile per il Naturopata perchè deve cercare di conoscere al meglio possibile il proprio cliente e le sue modalità, ma soprattutto non è facile per il cliente perchè vuol dire impegnarsi, seguire un percorso di cambiamento. Sì.....proprio perchè mente e corpo sono collegati (sapete che abbiamo delle cellule simili ai neuroni anche nell'intestino? Questo significa che........i nostro intestino pensa!?!?! Per quanto l'abbiano tenuto in sordina, anche la medicina ufficiale ha dovuto ammetterlo!), se si intraprende un percorso per risolvere un problema radicato, bisognerà pur cambiare qualche abitudine, qualche modo di pensare e di reagire......e in quanti sono disposti a farlo? Ancora pochi purtroppo....e ancora molti preferisco l'antidolorifico di pronta efficacia, poco importa se poi il problema si ripresenta dopo 3 giorni.....altro antidolorifico, no? Magari quel problema ci stava dicendo qualcosa.....come comunica il nostro corpo con noi se non manifestandosi in qualche modo? Ma noi non abbiamo tempo di preoccuparcene, quindi continuiamo a prendere l'antidolorifico.....poi magari dopo anni che il nostro corpo cercava di dirci qualcosa e noi non l'abbiamo ascoltato, ecco che trova un altro modo di dircelo....e lì sicuramente l'antidolorifico non basta più.....
Pensarci prima e ascoltarsi un po' di più no?
Chiedo scusa per la vena polemica ma su questo argomento non riesco proprio a farne a meno! :-P  Vi lascio con questa domanda.....a voi la risposta!

Un abbraccio
Laura